Come aumentare la portata del trasmettitore-ricevitore Cobra Galileo
Stavolta siamo certi che il Professor Dimmelo l'ha sparata davvero grossa!
Sappiamo tutti che è un incorreggibile praticone e che spesso le sue idee contrastano con quelle degli accademici più puri.
Ma lui purtroppo è fatto così.
Se qualcuno gli fa notare questo suo, chiamiamolo difetto, lui se ne esce con questa frase:
"Quando Guglielmo Marconi cominciò a capire che c'era bisogno dell'antenna, mica agli inizi aveva tutto chiaro: 1/4 d'onda, dipolo, cubical quad, yagi, log periodica, ecc., non sapeva ancora nulla di tutto questo, ma ciò che cominciò a fare, seppur ancora lontanissimo dagli "schemi"... in qualche modo funzionava! Quindi era meglio del "niente". Ecco, questa è la mia filosofia, se qualcosa è meglio del "niente", seppur non convalidata e accettata convenzionalmente, se gli sforzi per averla sono prossimi allo zero, per me è la benvenuta."
Così quel giorno, quando Marcello tirò fuori dalla busta le due unità TX-RX del Cobra Galileo e disse come in una supplica:
"Professore, la prego, mi aiuti. Funzionano egregiamente, solo che per un "pelino" ogni tanto il segnale ha qualche disturbo. La distanza tra trasmettitore e ricevitore è davvero minima, solo due pareti li separano, ma evidentemente avrei bisogno di un pelo di potenza in più."
"Dato che non c'è la possibilità di collegarci un'antenna esterna, potremmo aprirli e curiosare nel circuito del trasmettitore, magari aumentando la corrente d'uscita per avere quel poco di segnale in più che a me serve?"
Lo conosciamo bene quel sorriso che si disegnò sul viso del Professore, gli esce fuori quando ha già la soluzione pronta, ed il sorriso è fortemente proporzionale alla facilità della stessa.
Prese un dvd vergine, gli attaccò un pezzo di biadesivo sulla faccia scrivibile e lo attaccò sul retro dell'antenna del ricevitore del Cobra. Dopo aver fatto la stessa cosa fece con il trasmettitore li prese entrambi e li rimise nella busta.
Marcello era attonito, sapeva che mai e poi mai il Professore avrebbe potuto prenderlo in giro, ma aveva un enorme interrogativo disegnato in faccia.
Allora il Professore gli spiegò: "Seppur non abbiamo creato un vero riflettore sia per quanto riguarda il calcolo relativo alla frequenza in cui dovrà operare, sia per la mancanza di un riferimento di terra, seppur fittizio, stai certo che abbiamo guadagnato in direzionalità, però un pelino piccolo piccolo, proprio quel pelino che serviva a te!"
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